Preghiera al Creatore

Risplenderemo di luce propria,
e saremo eternamente belli
nell’infinito cielo blu.

Non posso, e il sol pensier mi rattrista,
lasciar annegare la Vita cullata tra le tue braccia.
È combattere, è soffrire.
È vivere e abbracciarsi.
È sostenersi in un mondo tenebroso.

Amara come i limoni,
si rivelerà fresca e impetuosa, raggiante,
la raison d’être della realtà.
E laggiù, Angelo di Dio,
c’è qualcuno che m’aspetta,
qualcuno che piange per me.

Il momento di dirci addio è giunto,
emissario del Creatore,
sopra queste terre, le decadenti città,
qui ai confini dei cieli, addio!
Ché laggiù, tra le macerie del muscolo pulsante,
la mia creatura celeste sta ad aspettare.

E non prenderla come un’offesa,
poiché più grande l’avrei fatta al mio spirito,
se alla mortalità dei suoi seni
avessi scelto l’immortalità, le bellezze,
del Paradiso.

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